Indietro nel tempo
La Sardegna nella preistoria
Qui
troverai le fasi preistoriche della Sardegna.
Sulla linea del tempo puoi
seguire il loro sviluppo cronologico.
Durante il neolitico
le popolazioni in Sardegna vivono in villaggi di capanne fatte di frasche
e dedicano particolare cura al seppellimento dei morti in magnifiche tombe
scavate nel terreno o costruite in superficie. Inoltre realizzano piccole
statuette che rappresentano delle divinità in forme stilizzate,
in particolare della Grande Dea Madre (dea femminile simbolo della fertilità
e della terra).
Nei villaggi le donne si dedicano in particolare alla lavorazione della
ceramica e dei tessuti, mentre gli uomini coltivano, allevano e realizzano
manufatti in selce
e ossidiana.
Fin
da quest’epoca sono fiorenti i contatti commerciali con i Paesi
del Vicino Oriente.
Segue l’età del rame, durante la quale la novità
fondamentale è costituita dalla lavorazione e dal commercio di
questo metallo.
In questa fase, subentrano le prime trasformazioni a livello economico
e sociale: la società diventa guerriera e a dominio maschile, cominciano
a verificarsi contatti con il resto d’Europa e si accumulano ricchezze
grazie al commercio delle materie prime di cui la Sardegna è ricca
(rame, argento, piombo, arsenico).
Nella successiva età del bronzo viene sviluppata la metallotecnica
(il bronzo è una lega di rame e stagno) e si incrementano ulteriormente
i commerci.
Con l’età del ferro termina la fase preistorica e comincia
la storia vera e propria.
Se ora provi a confrontare le vicende della Sardegna con quelle della
Mesopotamia, ti accorgerai subito di grandi differenze.
I Sumeri entrano
nella storia, che convenzionalmente inizia con l’invenzione della
scrittura, ancora prima del 3000 a.C.; le popolazioni della Sardegna vivono
nella preistoria almeno fino all’800 a.C., quando grazie ai Fenici
arriva la scrittura.
Inoltre, in Mesopotamia i Sumeri costruiscono splendide città quando
in Sardegna si vive ancora in semplici villaggi di capanne; in Oriente
si realizzano con tecniche raffinate armi e oggetti di bronzo quando in
Occidente si conosce solo la lavorazione assai più semplice del
rame.
Dunque, si tratta di civiltà molto lontane fra loro. Eppure, il
monumento che stiamo per “vedere” è qualcosa che inspiegabilmente
avvicina la Sardegna alla Mesopotamia!
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