SARDEGNA
SANT'ANTIOCO (CAGLIARI)


 

Indietro nel tempo

La più antica colonia fenicia in Sardegna
Già durante l’età del bronzo, tra il 1500 e il 1200 a.C. circa, le coste della Sardegna erano frequentate da navi guidate da marinai micenei o asiatici provenienti dalla Grecia, da Cipro, dal Libano…
La Sardegna, infatti, offriva un ottimo punto di sosta durante i lunghi viaggi alla ricerca delle più importanti materie prime, cioè i metalli (rame e stagno per ottenere il bronzo), di cui sono ricchi i paesi del Mediterraneo occidentale, come la Spagna, la Francia, le coste tirreniche dell’Italia e la Sardegna stessa.

È seguendo queste stesse rotte che, a partire dal 1000 a.C. circa (età del ferro), giunsero in Sardegna le prime navi dei Fenici. All’inizio i Fenici si limitarono a scambiare con le aristocrazie locali della civiltà dei nuraghi prodotti di lusso in cambio dei metalli.
Verso il 750 a.C., fondarono lungo le coste sud-occidentali della Sardegna una serie di insediamenti con la funzione di porti commerciali – le colonie –, che in breve tempo si trasformarono in grandi e ricche città: Sulky (oggi Sant’Antioco), Karalis (oggi Cagliari), Nora, Bitia, Tharros e altre ancora. Da esse si diffusero in tutta la Sardegna e nel Mediterraneo occidentale nuove tecniche di lavorazione dei metalli e di navigazione, la scrittura e prodotti tipici dell’artigianato fenicio, come la tintura di porpora, vasetti e amuleti di vetro.

Tra il 550 e il 500 a.C. circa, l’intera isola venne occupata dai Cartaginesi, grazie a una serie di campagne militari, e per le antiche città fenice cominciò una nuova e ancor più splendida fase.

Infine, nel 238 a.C., la Sardegna venne conquistata dai Romani e Sulky prese il nome di Sulci; ciononostante la cultura, la religione e la lingua fenicio-punica continuarono a vivere ancora per un paio di secoli, fino all’avvento dell’impero romano. A questo punto le città più importanti, tra cui Sulci, ottennero la cittadinanza romana e si arricchirono di nuovi monumenti, come terme, teatri, anfiteatri, case con mosaici.

Con la fine dell’impero romano, nel 476 d.C., finisce la storia del mondo antico e anche il nostro viaggio nel tempo, ma in alcuni casi la vita delle antiche colonie fenice è continuata fino ai nostri giorni, come a Sulci/Sant’Antioco e a Karalis/Cagliari, il capoluogo della Sardegna. In questi casi la ricerca delle tracce antiche e gli scavi archeologici si svolgono in mezzo e sotto agli edifici moderni, in condizioni particolarmente complicate. Non ci resta che andare a vedere!